lunedì 21 gennaio 2013

A proposito di CV 2° - 4

L'ho sempre in fondo in fondo intuito e poi ho iniziato a dirlo e lo dico ancora senza tanti giri di parole che il primo dei problemi, risolto il problema dei problemi, è quello del metodo!

E quindi, c'è un metodo, indicato dal Concilio, eccome se c'è!

1. Stare sotto la Parola di Dio (che è più della Bibbia come raccolta di testi, ok?);

2. stare dentro la storia (e qua, il numero 4 -tutto, senza saltare la prima parte-, ci fa capire come quel stare sotto e questo stare dentro sono due innamorati che danzano meravigliosamente);

3. vivere da fratelli tra fratelli;

4. imitare il seme che muore (o, se si preferisce e se si appartiene a un certo stato di vita, essere fermento come qui dice il numero 2);

5. sondare l'esperienza umana (e se si legge bene il numero 46 in questa costituzione, si capisce che con questo punto ricominciamo la danza insieme al primo).

Buon lavoro!

A proposito di CV 2° - 3

Derivano il dovere! Derivano il diritto! Il suo, di lui, numero 3 inizia così. Sorge il diritto! Sorge il dovere! E va a concludersi così. Nel mezzo, un paio di cose, almeno del perché siamo una grande famiglia dove nessuno può fare, mai, a meno dell'altro.

A proposito di CV2° - 2

Criteri per leggere i documenti del Concilio Vaticano II:

1. l'enciclica Ecclesiam suam di Paolo VI (ovvero, cercare nei testi conciliari il nutrimento per sviluppare la coscienza di ciò che è la Chiesa, al fine di sentire il bisogno generoso e quasi impaziente di rinnovarsi perché la Chiesa sia sempre più come la volle Cristo e capace di dialogare con il mondo moderno. Vedi i numeri 9-15 che in sintesi preparano le tre parti dell'enciclica);

2. "l'«ermeneutica della riforma», del rinnovamento nella continuità dell'unico soggetto-Chiesa, che il Signore ci ha donato" (per approfondire, cerca il brano sul Concilio in questo discorso);

3. considerare che al Concilio si confrontarono la teologia di scuola romana con quella delle scuole d'Oltralpe (semplificando, la prima "ripeteva" il Magistero corrente, per quanto banale possa essere questa semplificazione, la seconda proponeva e attuava il ritorno alle fonti patristiche e medievali), confronto che produsse documenti approvati a larghissima maggioranza proprio perché accolsero istanze e dell'una e dell'altra scuola;

4. porre le 4 costituzioni (dogmatica sulla Rivelazionedogmatica sulla Chiesasulla sacra liturgiasulla Chiesa nel mondo contemporaneo) del Concilio a fondamento di tutti gli altri documenti;

5. leggere il Concilio alla luce del Concilio, nel confronto costante dei documenti per arrivare alla mens dei padri conciliari;

6. aver ben chiare le finalità del Concilio: far crescere ogni giorno più la vita cristiana tra i fedeli;  meglio adattare alle esigenze del nostro tempo quelle istituzioni che sono soggette a mutamenti;  favorire ciò che può contribuire all'unione di tutti i credenti in Cristo; rinvigorire ciò che giova a chiamare tutti nel seno della Chiesa (come ben si legge al numero 1 della SC, o con altre parole e sfumature ai numeri 7-9 del documento che indice il Concilio e al numero 7 dell'allocuzione di Paolo VI all'apertura della seconda sessione del Concilio).

A proposito di CV2° - 1

Il Concilio è un atto di fede (bGV23°).

Il Concilio è un atto d'amore per l'umanità (sdDP6°).

martedì 8 gennaio 2013

Incontri mattutini

Sorrisi e saluti vicino all'asilo, attesa di chi passa sulle o attraverso le striscie: le mattine ragusane sanno offrirti finestre interessanti sulla vita.

domenica 6 gennaio 2013

2013 e 2

Il 2013 pian piano prosegue la sua (lenta?) marcia verso il 2014 e, nel giorno in cui celebriamo una manifestazione a uomini che studiavano come "vadi" il cielo e si ritrovarono a scoprire come si "vadia" in cielo, rinnovo i miei auguri con la speranza che la Luce a cui si rivolgeva il beato cardinal Newman guidi anche noi! Ah, la traduzione (scendete un po' giù) è mia, chi vi coglie difetti sarà ben accolto quando li riferirà!


B. J. H. Newman’s pray

Lead, kindly Light,
amid th’encircling gloom,
lead Thou me on!
The night is dark,
and I am far from home;
lead Thou me on!
Keep Thou my feet;
I do not ask to see
 the distant scene;
one step enough for me.
I was not ever thus,
nor prayed that Thou shouldst lead me on;

I loved to choose and see
my path;
but now lead Thou me on!
I loved the garish day,
and, spite of fears,
pride ruled my will.
Remember not past years!
So long Thy power hath blest me,
sure it still will lead me on.
O’er moor and fen,
o’er crag and torrent,
till the night is gone,

and with the morn
those angel faces smile,
which I 
have loved long since,
and lost awhile!
Meantime,
along the narrow rugged path,
Thyself hast trod,
lead, Savior,
lead me home in childlike faith,
home to my God.

To rest forever after earthly strife
in the calm light of everlasting life.


Preghiera del B. J. H. Newman

Guidami, Luce gentile,
nel buio che mi circonda,
guidami Tu!
La notte è scura,
ed io sono lontano da casa;
guidami Tu!
Sostieni Tu i miei passi;
io non chiedo di vedere assai lontano;
mi basta un solo passo.
Io non sono stato sempre così,
né ho pregato affinché tu mi guidassi;
io ho amato scegliere e vedere
il mio cammino;
ma ora guidami Tu!
Io ho amato il giorno abbagliante,
e, nonostante le paure,
l’orgoglio dettava regole al mio volere.
Non ricordare gli anni passati!
A lungo la tua forza mi ha benedetto,
certamente mi guiderà ancora.
Oltre landa e palude,
oltre rupe e torrente,
finché la notte passi,
e con il mattino
quegli angelici volti sorridano,
che io ho amato da tanto tempo
e nel frattempo perduto!
Intanto,
lungo l’aspro sentiero stretto
che Tu stesso hai percorso,
guida, o Salvatore,
guidami verso casa nella fede del bambino,
verso casa al mio Dio.
Per riposare per sempre dopo la terrena lotta
nella tranquilla luce dell’eterna vita.

mercoledì 2 gennaio 2013

2013 e 1

Sapevo che sarebbe stata l'ultima? L'ultima estate in cui giocare a nascondino, in cui passare tutte o quasi le mattine con Massimiliano, in cui fare qualche chilometro in bici, in cui mangiare al ritorno da mare l'uovo sbattuto con lo zucchero, in cui trasferirsi a Scoglitti per intere e consecutive settimane, in cui guidare la vespa, in cui sentirmi parte di una banda invincibile con Alberto, Giovannino, Carmelo e Lucia, in cui sapere di poter trovare in mente e nella realtà, la nonna Sina e la nonna Maria? Sapevo che ogni estate successiva avrebbe perso uno di questi pezzi? Cosa resterà, alla fine? O non sarebbe meglio correre alla pizza con il MSAC, sapendo che ci resta sempre il presente, attimo dopo attimo, per prepararci all'eternità? E quindi buon presente a tutti, 2013 che dir si voglia!