lunedì 26 settembre 2011

Sabato pomeriggio - 2

Certamente, un grazie pieno di meraviglia, commozione e affetto a chi la storia l'ha vissuta e la sta vivendo in quel modo che mi permette di dire che la storia già dice chi ha ragione. Grazie, amiche e amici, siete incredibilmente mitici e unici!!!

Sabato pomeriggio

24 settembre 2011, sabato: la storia già dice che io ho ragione, anzi che chi mi ispira ha ragione. E dirò di più: la storia già dice (ma lo ha detto sempre) che il problema del leader o è relativo (e quindi serve un contesto che non assorbe il leader, ma che permette la valorizzazione delle capacità del leader, e serve un leader che non assorbe il contesto, ma che permette la valorizzazione delle possibilità del contesto) o diventa più che un problema, una tragedia.

En passant, il cattolicesimo, in origine: un leader, che se ne va, dopo aver creato un contesto, senza così lasciarsene assorbire, ma valorizzandolo al massimo, attraverso la valorizzazione totale di sé. Questo è il caso limite. In opposizione (caso contrario): tutte le forme cristiane (anche cattoliche: movimenti, parrocchie, gruppi...) in cui il leader dimentica di essere contesto più che leader e in questo essere leader nel contesto dimentica di non dover assorbire mai il contesto.

Ora, datemi pure del mentecatto... ma avevo bisogno di darmi pubblicamente ragione, pur dovendo scrivere cripticamente. E ricordate, 24 settembre 2011, sabato: la storia già dice chi ha ragione!

giovedì 22 settembre 2011

Vorrei sapere...

...chi è che ha fatto balzare in avanti i contatti al blog, venendo a sbirciare su queste pagine addirittura e spesso dagli Stati Uniti. Sei il benvenuto/a! Ma chi sei? Ti riveli in un commento?

giovedì 8 settembre 2011

Citazioni citabili alla chiusa di una mattina indicibile

Ciò fu per me qualcosa di completamente nuovo. Nelle sinagoghe e nelle chiese protestanti, che ho frequentato, i credenti si recano alle funzioni. Qui però entrò una persona nella chiesa deserta, come se si recasse ad un intimo colloquio. Non ho mai potuto dimenticare l’accaduto” (Edith Stein, prima della maturazione della scelta di essere battezzata, in riferimento alla presenza dell'Eucarestia nei tabernacoli delle chiese cattoliche, al vedere, nel 1917, da ragazza, una popolana, con la cesta della spesa, entrare nel Duomo di Francoforte e fermarsi per una preghiera).

«L’esperienza del distacco, già orientato a un presente di risurrezione, rende ogni partenza provvidenziale. E la prospettiva della risurrezione ci fa capire che ogni prova è per il nostro bene e ciò che il nostro cuore trattiene ancora di terreno lo si deve orientare verso il cielo» (il cardinale Scola salutando i fedeli dopo dieci anni di servizio pastorale a Venezia).

Con dedica a chi cerca l'essenziale e a chi si domanda ancora perché nella Chiesa è così facile partire, lasciare, cambiare, andare...

Ah... nelle chiese può cambiare tutto e possono cambiare tutti, ma Qualcuno da 2000 anni (non solo dal 1917) è ancora lì! Meno male!