Annotazioni nei giorni del Coronavirus

5 MARZO 2020
Carissimi amici che condividete l'impegno di rendere la comunità famiglia in Cristo,
v'informo che stamattina ho ricevuto dal vicario generale, don Roberto Asta, questo messaggio: "Stiamo predisponendo un comunicato della Diocesi in accordo con la Cesi [Conferenza Episcopale Siciliana, tutti i vescovi della Sicilia, insomma]. Vi anticipiamo per il momento che è sospesa fino al 15 marzo la catechesi e le altre attività pastorali e caritative parrocchiali e diocesane, nonché quelle associative di gruppi, associazioni e movimenti. Le SS. Messe [si è chiarito anche Adorazione eucaristica e Via Crucis] possono essere celebrate curando le disposizioni già emanate, insieme al rispetto della distanza minima suggerita".
Credo che, purtroppo, sia chiarissimo. Anche se tutti gli incontri di ogni tipo e per ogni età sono sospesi, cerchiamo ancora di più di unirci nella preghiera, continuando, sia personalmente sia stimolando nei modi migliori i ragazzi dei gruppi che qualcuno di voi segue, a vivere il vostro cammino con il Signore con i momenti celebrativi (Santa Messa, Via Crucis, Adorazione, Confessione) che possiamo continuare a vivere insieme.

6 MARZO 2020
È l'ora dell'Angelus. Restiamo uniti, preghiamo perché tutti i malati siano aiutati da Gesù, tutti i medici diventino più bravi, tutti gli scienziati trovino cure buone e utili per le sofferenze degli uomini.
Puoi trovare l'Angelus cliccando qui.

9 MARZO 2020
Inizio la prima messa a porte chiuse senza fedeli di questo tempo strano (non sono ribelle, mi hanno detto che così si può). Chi vuole unirsi alla preghiera, lo faccia, anche per pochi secondi. Vi porto tutti, grandi e piccoli, nel sacrificio di vita, amore e risurrezione di Cristo, che la messa rende presente e attuale oggi, per noi.

10 MARZO 2020
Sono in chiesa. È aperta per chi personalmente e alla giusta distanza vuole pregare o confessarsi. Mi fermo a pregare per tutti noi. Volete unirvi anche per pochi minuti alla preghiera dal luogo in cui vi trovate?

Come potete leggere, individualmente, se qualcuno desidera e la chiesa è aperta, può chiedere di ricevere l'Eucarestia. Fino alle 20 San Luigi sarà aperta.


Risplenda la tua lampada
sopra il nostro cammino,
la tua mano ci guidi
alla meta pasquale.
È una strofa dell'inno dei vespri. Abbiamo una meta e un Compagno di strada. Ora prego per voi il Signore con la preghiera dei vespri e vi ricordo subito dopo nella Messa.

11 MARZO 2020
Nell'intimo soffriamo, aspettando la redenzione del nostro corpo.
È una frase della liturgia di oggi. Sofferenza per la situazione, desiderio di tempi migliori, attesa di salvezza... con una sola frase: Venga il Tuo Regno. In noi, nelle nostre scelte, in ogni angolo del mondo in cui si soffre. Sono in chiesa, per sostenere il vostro desiderio e la vostra invocazione davanti alla Eucarestia.


Occhi profondi: così chiamavamo, manipolo di giovani corsari della Chiesa dei primi anni 90, quest'icona del Volto di Gesù. Non sono forse due pozzi in cui lasciarti con l' audacia dei tuoi quasi 20 anni? Anche se ora gli anni sono più del doppio, i suoi occhi non cambiano. Io continuo a lanciarmi. La chiesa è aperta.  Nel mio sguardo fisso sul Suo faccio scorrere i vostri visi. Verso le 20 chiuderò la chiesa e celebrerò la messa per chiedere al Signore il Suo sostegno in questo nostro tempo così particolare. Il Signore vi benedica!

12 MARZO 2020
Oggi, sole! Caldo e luminoso. Come i ricordi di tante giornate luminose, ricordi che hanno note e accordi che non si possono dimenticare. Mentre prego per tutti voi in chiesa, se volete, ascoltate... e canticchiate, cliccando qui!

Sono in chiesa. Ho celebrato poco fa la messa in suffragio per una carissima amica che oggi festeggia il compleanno in Paradiso e prega per noi il buon Gesù. Perché non ci affidiamo anche a tutti i defunti, pregando per loro e chiedendo le loro preghiere? Per chi passa da viale delle Americhe per i motivi consentiti e vuole fermarsi un po' alla presenza dell'Eucaristia, la chiesa è aperta fino alle 20.15.

13 MARZO 2020


Sì, è un quadro che rappresenta san Luigi Gonzaga. Dove si trova? In chiesa da noi, un po' nascosto dietro l'altare, a destra. Perché san Luigi guarda il Crocifisso? Perché si sente voluto bene da Gesù che muore in croce e perché Gli vuole bene. Proviamo oggi a guardare e magari a baciare un crocifisso, pensando che in Gesù Crocifisso 2000 anni fa c'è Dio che soffre e muore con tutti i sofferenti e moribondi della storia, per non lasciarci mai soli? Io sono qui in chiesa, a guardare il Crocifisso, ad adorare l'Eucaristia, a portarvi tutti vicino a Dio.

Un brivido, poco fa, durante la celebrazione solitaria della santa messa, prima del Padre Nostro. Cosa vuol dire affidarsi e affidare? Resto in chiesa, che ora è aperta, per continuare a provare ad affidarmi e ad affidarvi al Padre. Condivido due link (cliccate qui e qui), per chi vuole uno spunto almeno per due stazioni della Via Crucis (rielaborate da alcune ragazze). Pregate per me!

14 MARZO 2020


È l'immagine di Maria che, con San Giuseppe e il Bambino, nella nostra chiesa di San Luigi si trova in quella che io chiamo nicchia dell'Incarnazione. Oggi, sabato, giorno dedicato alla Mamma delle mamme e di tutti noi: guardate la sua mano, che vorrebbe accarezzare e prendere quella di... Gesù, ma anche nostra. Mettiamo la nostra mano, il nostro capo, i nostri cari, chi soffre e chi si sta donando per chi soffre, nella mano di Maria. Verso le 12 celebrerò la messa che potete trovare cliccando qui. Vi invito anche in questi giorni, anche un solo paragrafo al giorno, a invocare Maria, non solo per Milano, ma per il mondo, con la preghiera che l'arcivescovo Delpini ha proferito al cospetto della statua sul Duomo (cliccate qui). Il Signore, per intercessione di Maria, vi benedica tutti!


Aprendo poco fa la chiesa, trovo il lumino che indica la presenza di Gesù Eucarestia spento. Ne accendo uno nuovo: è sabato sera, mi rincuora il pensiero che, a Dio piacendo, la sera di sabato 11 aprile accenderemo il nuovo cero pasquale, segno di Gesù Risorto. È la Sua Risurrezione che ci dà la certezza che, in ogni caso, andrà tutto verso il Bene. Gesù, Stella che non conosce tramonto, brilla in questi giorni che ci fanno sperimentare il buio del disagio, della precarietà, dell'insicurezza. Sii tu, Signore Risorto, la Luce a cui tendere! Amen!

15 MARZ0 2020
Che strano aprire la chiesa di domenica alle 10 senza il santo "stress" delle messe, della gente, dei saluti, delle domande inespresse su tutto e tutti per capire se viviamo davvero un momento di comunità che incontra il Suo Signore! Oggi Lo incontreremo nel silenzio personale, nella preghiera in famiglia ascoltando a casa la sua Parola, pensando all'Eucaristia che ci aspetta, come Gesù ha aspettato il momento adatto per incontrare la Samaritana, è rafforzando il nostro desiderio di mangiare la Cena del Signore! Se voleste, potreste usare un sussidio che hanno preparato i vescovi (le pagine da 3 a 8 sono proprio per oggi, le altre valide per l'uso che otterrete opportuno), cliccando qui.
Inoltre, vi ricordo l'appuntamento alle 12.15 con il nostro Vescovo. Buon giorno del Signore Gesù Crocifisso e Risorto a tutti!


È domenica sera, come quella rappresentata nella foto. A proposito, è il nostro tabernacolo. Qualche volta perché non salite i pochi gradini che ci sono per vederlo da vicino? Al centro si capisce bene chi c'è, ma i due che stanno ricevendo un pezzo di pane direttamente dal Signore potremmo chiamarli con tutti i nostri nomi. Sono reduci da una strana quarantena anche loro. Venerdì il loro maestro è morto nel modo peggiore, si sono nascosti e alla fine  hanno deciso di scappare lontano da ogni cosa o persona che ricordasse loro la tragedia di Gesù. Ma Cristo non tradisce: si accosta, cammina con loro, li ascolta, si confronta con le loro ansie e paure e disperazioni... "Resta con noi!", lo invitano alla fine. Resta con noi, Signore, in questo cammino lungo intere settimane. Resta con noi, finché potrai di nuovo donarci il Tuo Corpo e Sangue offerti per noi!
https://youtu.be/wVxMHAz-ghc

16 MARZO 2020


Sorpresa proprio prima di aprire la chiesa, un'oretta fa: «Tieni... per i poveri... la spesa... fai tu...». E via di corsa, senza quasi neppure il tempo di ricevere un grazie. Lasciandomi a pensare che oggi più che mai occorre 'restare umani' (si diceva così qualche mese fa?), diventando custodi dell'altro che ci viene affidato, con i gesti quotidiani dell'amore che ha pazienza, accoglie, perdona, è umile, sorride. San Giuseppe, che festeggeremo giovedì prossimo, custode di Gesù e Maria, è l'esempio per eccellenza di questo amore. Chiediamogli di pregare per noi e con noi il buon Dio, Padre nostro. https://www.sanfrancescopatronoditalia.it/29255_La_preghiera_di_affidamento_a_san_Giuseppe.php

Sono in chiesa, la apro. Vi confido il magone provato a tratti sabato e domenica, oggi sostituito da una sensazione quasi d'abitudine. Come se dovesse continuare sempre così... una settimana e sono già rassegnato? Dopo la messa, erano circa le 12.30, ho avuto il desiderio di cantare il Veni Creator, l'antico inno allo Spirito Santo, lo Spirito di Dio che soffia sulla storia per scompaginarla: è lo Spirito della Risurezione di Cristo che scompagina la morte, è lo Spirito dell'Amore di Dio che trasforma la vita di Francesco d'Assisi, di Teresa di Calcutta, di tutti i santi. È lo Spirito Santo che ci dona Speranza in una volontà del Padre che è per la salvezza di ognuno. Lo invocherò ancora, per me, per tutti. Vieni, Santo Spirito di Dio! https://youtu.be/N1x5MRoQJMY

17 MARZO 2020


Quante storie di noi racconta il nostro viso? Gli occhi sorridenti, la piega attorno alla bocca quando siamo pensierosi, i capelli diradati e la barba brizzolata per l'età... Il viso di Giuseppe, figlio di Gacobbe, discendente del re Davide e del patriarca Abramo, come il nostro, narra una storia, fatta di battaglie e quiete, antichi re e attuale condizione ordinaria, fede e incredulità. Ma proprio lui, figlio di questa storia, è lo sposo della donna che partorisce il Dio con noi. Nella nostra storia, oggi impaurita ma segnata dalle gioie di una vita, il Signore ci chiama e ci dona la forza di essere "sposi": come l'ordinario sposo san Giuseppe, custodi di quanto ci ha portato fin qui, senza temere gli errori fatti e valorizzando la memoria dei doni ricevuti; come ogni sposo il cui viso il giorno delle nozze manifesta alla donna amata speranza nella vita, costi quel che costi.
A te,
o beato Giuseppe,
stretti dalla tribolazione ricorriamo, fiduciosi
invochiamo il tuo patrocinio e quello di Maria, tua sposa.

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