
...e quando Hathi, l'elefante selvaggio che vive cento anni e più, vide affiorare una lunga e sottile cresta di roccia azzurrina, proprio nel bel mezzo della corrente, capì che quella era la roccia della pace ed immediatamente alzò la proboscide e proclamò la "tregua dell'acqua" [...]. Secondo la Legge della giungla è punito con la morte chi uccida ai posti d'abbeverata, una volta dichiarata la tregua dell'acqua. (dal racconto Come nacque la paura, in La giungla nel branco)
venerdì 18 maggio 2012
Ma è buono!
Alla fine ho chiuso tutti i pannelli del mio browser aperti su bellissime canzoni che avrebbero dovuto descrivere o manipolare o proiettare all'esterno i miei sentimenti. Li ho chiusi perché, due settimane domani, mi sono chiesto se davvero era il caso di continuare a crogiolarmi sulle emozioni e sulle sensazioni o, piuttosto, non fosse il caso di riprendere in mano le redini del mio tempo e, umanamente, accettare e accettarmi, ancora una volta grato e felice, per quanto triste, forse di una tristezza che diverrà pian piano un indistruttibile spazio malinconico e nostalgico. Quindi: cara nonna, ancora grazie! E ora, mentre avverto gli occhi umidi, le cose più belle sono immaginarti in formissima in Paradiso davanti alla Bontà per definizione e chiederti di aiutarmi a farmi capire quanto, davvero, Lui-Uno/Loro-Trino sia Buono! E non pregare perché io non dimentichi di mangiare, ché invece devi fare l'opposto! E pace, pian piano, sia.
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2 commenti:
Caro Luca, ho imparato che la gioia e il dolore sono due facce della stessa medaglia, in perfetto equilibrio tra loro; se manca l'una non potrebbe mai esistere l'altra. Condividiamo gli stessi sentimenti, lo stesso dolore e non posso che concordare con te sul dover pian piano accettare ed accettarsi, finchè non torni quella pace pronta ad accompagnarci nei giorni ma anche a ricordarci, attraverso il tuo "indistruttibile spazio malinconico" che la vita è una palestra e in quanto tale, talvolta, quando l'esercizio stressa particolarmente il corpo mettendoci a dura prova, ci vuole del tempo prima che il dolore svanisca. D'altra parte o dall'altra parte ( per tornare alla medaglia ), col tempo avremo sviluppato una resistenza diversa al dolore, quasi "cosapevole". Un abbraccio.
Grazie, Marco!
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