venerdì 1 novembre 2024

Care scolte, cari rover…/1

 …stamattina alcuni di voi mi hanno ascoltato. Potremmo allora dirci davvero che è la festa del Sì!, oggi? Vedete, è un po’ come l’essere scout. Dici sì a riunioni settimanali, fine settimana fuori casa, sabati sera in mezzo ai boschi, domeniche mattina fuori dal letto, belle amicizie che nascono, esperienze particolari che solo chi è scout può capire perché le ha vissute.

Solo se questo inizia ad essere poco attraente inizi a pensare che hai detto No!  alla possibilità di altre esperienze ed amicizie, alle domeniche nel letto, ad alcuni sabato sera con la comitiva, ad alcuni fine settimana in giro come e quando e con chi vuoi tu, a non avere impegni settimanali…

E allora vai in crisi come scout e inizi a chiederti chi te lo fa fare.

La santità è la stessa cosa: quando l’essere cristiani non è più affascinante perché sembra che per esserlo bisogna essere quelli del No! a ciò che ci fa sentire liberi, allora iniziamo a dire Sì! a tutto, tranne a ciò che riguarda la fede, convinti che facendo quel tutto siamo liberi di fare quello che vogliamo.

Ma allora i santi sono quelli che hanno rinunciato ad essere liberi?

Sono sicuro che nessuno di voi si sente poco libero perché legato a una persona a cui vuol bene e perché capita di aiutarla, sostenerla, consolarla, accompagnarla… anche rinunciando a un po’ di noi stessi.

I santi hanno solo percepito con tutto se stessi che Qualcuno ha rinunciato a se stesso per loro, per noi.

È questo che crea il santo: scoprire e accettare e accogliere che Lui, per me, non si tira indietro mai.

E io per Lui?


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