Fonte amara:
arduo è raggiungerti,
dissetarsi a te
stanca.
Fonte ignara:
sollievo a te non noto
apporti
a tremenda sete.
Fonte strana:
acqua rendi,
da lontano emergendo
silente.
Fonte, comunque:
zampilla ancora
e antichi e vicini ricordi
io attinga!
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Nota: sistemando in questi giorni sacchetti mai svuotati da anni, ritrovo il foglio senza data con questa poesia, probabilmente scritta in un momento in cui forte era il mio rifugiarmi in ricordi particolari (a Roma? Dopo San Giuseppe Artigiano e prima di San Luigi? Chissà...).
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