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lunedì 22 aprile 2024

Benedetto Marcello

Sarà la frequentazione forse anche quasi compulsiva (al quarto posto delle riproduzioni del mio Itunes) nei miei brevi momenti dedicati alla musica come sfondo di qualcosa da fare al computer, ma come ti prende la tonalità in re minore dell'oboe che suona la melodia principale e dei violini (se non dico una bestialità) di sottofondo con il loro sempre più maestoso e infine solitario scandire quei tre accordi (sempre perdonatemi l'ignoranza)... ho bisogno di stare ad ascoltare certa musica più spesso.

Ora è partita Loretta Goggi con Maledetta primavera... va bene, non c'è partita... ma direi che il tono psicologico che invece di deprimermi mi dilata il petto come se sensazioni di palude trovano nella malinconia musicata una scossa è lo stesso.

Dopo la Goggi, cercavo altro, è ripartito l'adagio... riascoltiamolo, è una cosa compulsiva, l'ho scritto...

venerdì 29 settembre 2017

I miei soliloqui a volte hanno una colonna sonora - 9 (varie)

Neanche il tempo di aspettare la parte seria dell'autunno e sono già raffreddato. Un po' zombie, un po' vecchietto accatubbato  (se dovete andare al link per capire che significa, scorrete fino al numero 38), apro finalmente il mio MacBook d'annata per lavorare un po'. Devo scaricare dei file  da stampare e come sempre collegarsi ad Internet significa iniziare a ritenere importantissimo leggere di qua, di là, di su, di giù... ma subito, per errore, finisco su una vecchia pagina di Vino nuovo, dalla quale risalgo a questo bel pezzo cantato da Fabi Silvestri Gazzè (ma i primi due cantano pure?).
Che dire? Pare che accatubatu venga da caduco: ho proprio bisogno di Chi ami le "piccole cose" come sono io. Magari ogni tanto Costui mi aiuterà pure a gridare di sorpresa!

P.S.: scopro oggi, 26 novembre 2020, che, purtroppo, il link alla vecchia pagina di Vino nuovo non funziona più.

domenica 27 ottobre 2013

C'è la mamma! - 1/I miei soliloqui hanno a volte una colonna sonora - 6 (Ora è tempo di gioia)

È da un po' che la definisco come la mamma, in contrapposizione al rapporto con una fidanzata. L'ho rifatto venerdì. Oggi si sente particolarmente felice. Beh, non si può darle torto. Le dedico una canzone per celebrare i fatti di cui si è resa protagonista a Santa Croce Camerina, stessa canzone che dedicai al suo presidente diocesano di qualche annetto fa, mentre ritornavo a casa dopo aver vissuto (con più presenza di quella odierna) fatti analoghi.

I miei soliloqui hanno a volte una colonna sonora - 5 (Una vita da mediano)

Era il 2000 (mese più, mese meno) e Luciano, fra musica e parole, evitava tutte le onomatopee che oggi rendono salata la terra e mi faceva sentire "lì, sempre lì, lì nel mezzo", perché "finché ce ne hai, finché ce ne hai, stai lì".

Ti ho preso troppo sul serio, sai? E se da un lato mi apprezzo per essere lì, "a coprire certe zone" (Ragusa, Santa Croce, Acicastello, oggi), mi sento davvero me stesso nel sentirmi dire di aver fatto il mediatore, mi ritrovo un po'... bisognoso di divano ritornato a Ragusa, dall'altro mi chiedo se non sia diventando un vezzo, una parte, se rinuncio per partito preso a quel guizzo, a quella fantasia, a quel virtuosismo che, ogni tanto, è concesso anche a chi "natura non [...] ha dato né lo spunto della punta né del dieci". Che peccato!

O no?

O è riflessione verso un nuovo equilibrio possibile?

lunedì 1 luglio 2013

I miei soliloqui hanno a volte una colonna sonora - 4

E stavolta sono riusciti a trovare una via melodicamente dolce per portarmi con tenerezza a pensare alla fine di tutto ciò che finalmente in autunno non ci sarà più!

Qui il video.

Qui il testo.