Voglio scrivere, perché questi "disgraziati" giovanissimi e msacchini hanno fatto un karaoke che mi ha messo (o forse smosso) dentro quel sentimento indefinibile che è malinconia nostalgica di ricordi passati e nostalgia malinconica di speranze irrealizzabili.
Per di più adesso cantano Servo per amore.
E io, schiacciato tra la loro giovinezza lì fuori e il Giovane per sempre davanti a me nascosto nel Suo tabernacolo mi sento avvolto dalle emozioni di questa estate con le quali un uomo e una donna mi hanno scosso.
Sono in cappella a Canicarao. Perché è proprio questa Presenza nel tabernacolo che dà senso a tutto. Perché non fisso un manufatto di legno, ma mi lascio coinvolgere da chi mi osserva con amore e, per il solo fatto di essere lì come Pane eucaristico, mi dice: "Sono qui proprio per te, come per Lazzaro che riuscito da morte e per Pietro a cui chiedo se mi vuol bene!".
Ecco il Tuo essere Pane e Parola autentica, amabile e libera, Signore. Che come Pietro possa dirti anch'io: "Tu sai che ti voglio bene!".