giovedì 28 gennaio 2021

GMG 2016 Cracovia/2

Gmg16/1; 23 luglio: Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.

Gmg16/2; 24 luglio: misericordia è pazienza continua.

Gmg16/3, 25 luglio: come sempre in questi casi, finisco per non aver completato lo zaino, andare a letto tardi, non avere voglia di dormire. Ne approfitto per chiedermi chi sono e perché voglio partire. Mi serve per definire la meta e non girare a zonzo. Mi serve per decidermi ad essere pellegrino e non turista, desideroso di crescita e non di tenere stagnante il mio modo di pensare e di fare. Auguro a tutti di partire per tornare cresciuti e più maturi.

Gmg16/4, 25 luglio: siamo in viaggio, già in areoporto a Catania. Volti che ci passano accanto, mentre i nostri sguardi li sfiorano distrattamente. Noi verso la meta in Polonia, gli altri verso le loro. Eppure, non saremmo volto, non saremmo sguardo senza essere stati, prima di tutto, voluti dalla Misericordia.

Gmg16/5, 26 luglio: nella memoria dei genitori della Vergine Maria, ebrea figlia di ebrei, passare dal quartiere ebraico, con il suo cimitero, le sue sinagoghe, i segni della presenza degli ebrei in questa città di Cracovia, significa fermarsi per ricordarci delle radici ebraiche della nostra fede, riflettere sulla storia della salvezza che Dio ha condotto attraverso Abramo e i suoi figli, pregare perché tutti rispondiamo positivamente alla chiamata di Dio a vivere da fratello di ogni altro uomo.

Gmg16/6, 26 luglio: ecco le prime prove,  la strada, la pioggia, il fare i conti col buono o cattivo equipaggiamento, il cercare la strada di sera mentre si fa sempre più notte e né tram né altro facilitano un ritorno veloce a casa. Complimenti alle ragazze di San Luigi... c'è l'hanno quasi fatta a trovare sempre perfetta letizia.

Gmg16/7"0 

...fin qui (e così), i ritrovamenti on line su Evernote.

Cosa aggiungere dopo quasi cinque anni? I ricordi si affollano, in modo sparso... magari seguiranno altri post

GMG Cracovia 2016/1

Che sorpresa! Mentre cancello un po' di vecchie mail, vien fuori un'etichetta Evernote e scopro che on line sono registrate le note (almeno alcune) che avevo scritto nel precedente cellulare (dove era appunto installata Evernote). E trovo i piccoli appunti dei giorni di Cracovia (non fino alla fine... alcuni si sono persi? In ogni caso ricordo che a un certo punto non riuscii più a scriverne).

domenica 24 gennaio 2021

Vivo di ricordi?

Fonte amara:

arduo è raggiungerti,

dissetarsi a te

stanca.

Fonte ignara:

sollievo a te non noto

apporti

a tremenda sete.

Fonte strana:

acqua rendi,

da lontano emergendo

silente.

Fonte, comunque:

zampilla ancora

e antichi e vicini ricordi

io attinga!

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Nota: sistemando in questi giorni sacchetti mai svuotati da anni, ritrovo il foglio senza data con questa poesia, probabilmente scritta in un momento in cui forte era il mio rifugiarmi in ricordi particolari (a Roma? Dopo San Giuseppe Artigiano e prima di San Luigi? Chissà...).

Le parole che vorrei dirti/2

Ancora sguardi, oggi, si sono ascoltati nelle chiese, ancora parole come lame affilate che diventano spartiacque nella vita di qualcuno.

E mi rivedo adolescente, trapassato da sguardi amici che rimbalzavano su di me altri occhi, occhi profondi capaci di vedere in ognuno di noi il frutto compiuto, anche quando siamo acerbi, lontani, seme confuso che non sa che direzione prendere.

Come vorrei dirti che anche sulle rive del nostro quotidiano indaffarato oggi arriva Chi sa davvero per cosa batte il nostro cuore e come prenderlo per mano.

P.S.: e se provo a dirtelo così?

martedì 19 gennaio 2021

Ricordo affettuoso di padre Gino Guastella

Se la curia vuoi far risplendere,

p. Guastella non fare attendere:

dagli subito da lavorare,

canonici e impiegati farà filare!

Perché?

Perché tra i canonici lui è il più  bello che c'è!

Tra san Michele e san Giorgio, infatti,

ha certo stimoli adatti:

la spada a destra e a sinistra il cavallo,

padre Guastella è un cancelliere da sballo!


P.S.: ritrovata il 2 gennaio di quest'anno in un sacchetto pieno di ricordi e altro da sistemare, probabilmente la scrissi per un biglietto di auguri o che accompagnava un regalo fatto a padre Guastella in qualche occasione (tipo le scampagnate a Castellana a fine anno scolastico con tutto il seminario).

Urusei Yatsura

"Giuro che non capisco più niente, ma come fanno le donne a cambiare umore così facilmente, prima urlava come una pazza e adesso piange".

Il mitico Ten, cugino di Lamù, episodio 11.

domenica 17 gennaio 2021

Le parole che vorrei dirti/1

Oggi nelle chiese si è letto di sguardi, di incontri, di fiducia, di amicizia. O almeno così io capisco leggendo questo brano (Giovanni 1, 35-42).

Pomeriggio mi è capitato di leggere questa breve riflessione guardando questo meraviglioso Caravaggio (quante volte, studente a Roma, mi ha rapito?).

Come vorrei dirti quanto quello sguardo a Simon Pietro e quel braccio teso verso Matteo sono gli  stessi che oggi sono rivolti a noi due...