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venerdì 23 maggio 2025

Capaci/4

Poco prima di compiere 18 anni... bum!

Poco prima di compierne 49... bum in Ucraina, splash in Emilia-Romagna, the end di un'avventura quasi decennale (senza bombe e alluvioni, ma è stata destabilizzante).

La vita sembra sempre rivestirsi di opacità e lasciare macchie di ombre scure più forti dei raggi di sole che ci hanno riscaldato il cuore.

Oggi è festa perché la mafia può aver vinto una battaglia e dopo 31 anni aver ancora vitalità, ma il sacrifico di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, chi in ogni guerra porta più che odio la speranza di un mondo fraterno, chi si offre per risollevare le sofferenze altrui, sono il segno di ciò che è profondamente umano e muove la storia.

Ditemi che sono banale: il bene si manifesta debolmente, ma perché agisce in profondità, crea radici, dissoda il terreno, mentre il male, che è capace di fare un baccano tremendo, alla fine è stato bravo solo a increspare la superficie della storia.

Anzi banale e bigotto o creduloni...

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Era il 23 maggio 2023 e scrivevo quanto sopra, fino a creduloni (che forse doveva essere credulone), in attesa di un completamento del post che non è avvenuto e non avverrà: non ricordo minimamente come avrei voluto continuare. Non ricordavo neanche di aver iniziato questo post.

Ma mi sembra un bel post. E oggi, a due anni di distanza, lo pubblico così. Completo fino alla parola “storia”, incompleto (cioè da portare sempre avanti) come l’impegno a rendere, la nostra storia, storia del bene, nonostante tutto.

lunedì 19 maggio 2025

Fb, macchina del tempo come poche/Varie

 Alla ricerca di altro, scopro che a commento di un post del 2 dicembre 2018 avevo scritto:

La tenda è il segno concreto che una piccola e povera parrocchia come San Luigi può fare (oltre all'accoglienza prolungata in canonica e altro che lascio sottinteso). Io direi che non si può essere cristiani e non fare nulla e, per chi è iscritto a un partito, subire supinamente le direttive partitiche, Lega o altro che sia. Ho l'impressione che servirebbe un nuovo appello ai liberi e forti, ma non ci sono nuovi Sturzo all'orizzonte. Una nuova coscienza politica oggi per il cittadino medio dovrà passare per la riconsiderazione critica del passato prossimo del nostro Paese (berlusconismo e antiberlusconismo come condizionamenti reciproci e incapaci di superarsi in una sintesi diversa e nuova, renzismo come elitarismo all'interno del Pd e incapace di ascoltare, prima ancora di comunicare, la pancia dell'Italia), al fine di scoprire nuove chiavi di lettura per il momento storico che stiamo vivendo e non subire in chiave populista esigenze e bisogni popolari. Infine, resta l'incapacità ormai quarantennale della Chiesa italiana (pastori e laicato) di elaborare un percorso capace di far lavorare le coscienze, intese come luoghi personali e comunitari di ricerca del bene comune. A me, che mi sento a volte un sopravvissuto, un eretico rispetto allo stile pastorale imperante, un finto intellettuale da strapazzo (questo post lo dimostra), ormai non resta che puntare sui piccoli segni, sapendo che quei cristiani che non mi capirebbero se dicessi loro cosa votare, non mi capiscono neanche quando accogliamo Rita (pare che qualcuno ha cambiato parrocchia) e si lamentano quando chiedo mezz'ora della loro vita per stare con Destiny e Daniel. Ma le chiacchiere, le prediche, le lamentele svaniscono, il bene compiuto no. Sono posteggiato davanti casa vostra, fra poco ci vedremo.


Narcisisticamente, sono ammirato del me stesso di 6/7 anni fa: ho scritto cose che oggi non saprei riscrivere così e che rispecchiano perfettamente quello che penso ancora oggi (questo forse è un problema... o per me perché non vedo i cambiamenti avvenuti, o per la situazione perché cambiamenti effettivi non ce ne sono stati...).

giovedì 9 febbraio 2023

Di un incontro non previsto e del trasalimento generato

Chissà se vale la pena scomodare Dante e Beatrice, il loro primo e poi secondo incontro, per dire di me, del mio trasalire davanti al tuo primo sguardo di ieri. 

Chissà se ti offendi se ti scrivo qui, scomodando anche Leopardi, che il mio trasalimento è nato dallo scoprir che "beltà splendea/negli occhi tuoi" interroganti e fissi nei miei mentre ti salutavo contento di rivederti, nonostante i miei poveri e limitati occhi umani non riuscissero a veder quanto sei davvero bella.

Chissà se ti senti derisa se ti ripenso su un trono da regina, anche se le regine non hanno troni con due ruote che le tue deboli braccia non possono far avanzare.

Scusami, se ti offendo o ti derido. Ma, giovanissimo scricciolo di donna che, mi pare, la mamma o la nonna hanno chiamato Valentina, tu porti nel nome questa contraddizione: sembri non valere e, invece, sei per noi una valente benedizione.

"Perché?", leggo adesso nei tuoi occhi di stamane.

Perché ci costringi a domandarci per quale motivo non dovremmo fare come gli spartani, ci fai ritrovare all'improvviso, senza sapere come, sul limite della nostra rupe Tarpea, davanti al baratro della nostra coscienza, col cuore che ci batte all'impazzata perché cerca una luce, un lucignolo almeno per intravedere che tu sei uguale a tutti coloro che hanno gambe forti, fisico mozzafiato, occhi stupendi.

Sei tu benedizione di un Dio che in te si fa vicino, mendicante d'amore per riempirci del Suo.

Sei tu farfalla stupenda che come noi vive nel bozzolo della storia per rivelarsi un giorno in tutto il suo splendore e allora noi, che crediamo di tessere chissà quale arazzo con la nostra vita, scopriremo contemplando te e i prediletti del Signore di essere stati solo vecchi ragni incartapecoriti intrappolati nelle loro stesse tele. E solo la Misericordia che ama e siete tutti voi potrà salvarci.

Sei tu che rendi immensi e giganteschi i tuoi genitori, i tuoi nonni, coloro che di te e delle tue sorelle e dei tuoi fratelli si prendono cura, veri protagonisti e vincitori in quella storia che Dio sta scrivendo, raccogliendo anche le briciole di sudore e pazienza e amore che a voi dedicano e sorridendo sornione di tutti i potenti manipolatori delle coscienze umane che accoglieranno la salvezza grazie a te, quando torneranno come bambini. 

Sei tu che puoi renderci umani, consapevoli di essere humus, terra buona se si lascia coltivare, fecondare, aprire al dono.

Grazie, piccola e immensa Valentina!

sabato 7 settembre 2013

La panza è mia e me la gestisco io - 3

E quindi, per non arrivare a mani vuote, prendo tre fette di porchetta (quella dolce, una alla ricotta, una panna e cioccolato, una... - gocciolina di saliva alla deriva - crema e fragoline) e con la scusa dell'educazione ne approfitto. D'altronde, non siamo fatti per appassionarci al Bene? E se non vogliamo restare astratti, non dobbiamo passare dalla scoperta delle cose buone? E se le cose buone sono di colori diversi e sapori diversi, non ci facciamo anche il favore di scoprire la ricchezza di sfumature del Bene?

P.S.: come dite? Oggi dovrei fare digiuno? Infatti questo è successo ieri sera. Per il digiuno, leggete il post sopra.