Si parlava ieri con una persona della nostra comunità sul “mese di maggio”.
Vorrei invitare chi legge ad una riflessione.
Papa Leone, il 10 maggio, parlando ai cardinali, ha detto:
E in proposito vorrei che insieme, oggi, rinnovassimo la nostra piena adesione, in tale cammino, alla via che ormai da decenni la Chiesa universale sta percorrendo sulla scia del Concilio Vaticano II.
In questo Concilio (iniziato nel 1962 e finito nel 1965) si parlò anche di liturgia. In uno dei documenti del Concilio (Sacrosanctum Concilium, n. 102.103) si legge così:
La santa madre Chiesa […] nel corso dell'anno poi, distribuisce tutto il mistero di Cristo dall'Incarnazione e dalla Natività fino all'Ascensione, al giorno di Pentecoste e all'attesa della beata speranza e del ritorno del Signore. […]
Nella celebrazione di questo ciclo annuale dei misteri di Cristo, la santa Chiesa venera con particolare amore la beata Maria, madre di Dio, congiunta indissolubilmente con l'opera della salvezza del Figlio suo: in Maria ammira ed esalta il frutto più eccelso della redenzione, ed in lei contempla con gioia, come in una immagine purissima, ciò che essa desidera e spera di essere nella sua interezza.
Insomma, ogni anno, grazie ai tempi della liturgia (Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua, Ordinario), noi possiamo vivere insieme a Cristo, possiamo dire con San Paolo, nella lettera ai Galati 2, 20, “non vivo più io, ma Cristo vive in me”. La vita di Cristo è Mistero (attenzione: mistero non vuole dire una cosa incomprensibile, ma il progetto di salvezza di Dio che è troppo infinito per essere capito tutto in una volta e per realizzarsi in tutti e per sempre in un attimo). Noi celebriamo nei tempi della Liturgia questo Mistero, cioè accogliamo in noi la vita di Cristo e la salvezza di Dio.
Ora, questo lo facciamo sempre con Maria, Madre di Gesù, vero Dio che in lei diventa e nasce anche vero uomo.
In Avvento, con Maria ci prepariamo alla venuta ultima del Signore Gesù, scoprendo in Lei e nel suo sposo Giuseppe, che lo hanno accolto da genitori, come prepararci ad accogliere il Signore che viene e imparando con Maria sua Madre a contemplarLo , nei giorni del Tempo di Natale, vero Dio che è nato in mezzo a noi ed è anche vero uomo.
In Quaresima con Maria, nostra sorella che come noi ha compiuto il cammino della fede, ascoltiamo il Signore Gesù che con la Sua Parola ci invita a camminare per convertire mente e cuore, morire con Lui e risorgere con Lui, vivendo così il tempo di Pasqua fino a Pentecoste con Maria, donna della speranza che con noi e per noi prega perché lo Spirito di Suo Figlio Risorto, lo Spirito Santo, possa guidare davvero le nostre vite.
Infine, nel Tempo Ordinario, con Maria continuiamo ad ascoltare la Parola del Signore Gesù, affinché, guidati dallo Spirito Santo, ogni giorno possiamo con la vita annunciare la morte del Signore, proclamare la Sua risurrezione, attendere la Sua venuta.
Insomma, in parrocchia, se volete, la statuetta della Madonna che è stata accolta finora da quattro famiglie ed è stata richiesta da altre tre, può non fermarsi mai, a giugno, luglio, agosto…
Come dice un proverbio che ognuno modifica secondo i suoi desideri, “quello che fai a Capodanno, lo fai tutto l’anno”. Guarda caso, il 1 gennaio è la solennità di Maria Santissima Madre di Dio…
…con Maria a capodanno, con Maria tutto l’anno!
Non fermiamoci mai, allora, nell’invocare la Vergine Maria, come ci insegnano i pastorelli di Fatima, perché preghi Dio nostro Padre per la nostra conversione e di tutta l’umanità. Non fermiamoci mai nel chiedere a Maria, Madre della Chiesa, di pregare perché lo Spirito Santo possa sempre più guidare la nostra comunità ad essere sempre più come la vuole Gesù.